Diario semi-serio di una mamma catapultata su Gemellandia. Tra lavoro, nani e (tentativi di) vita sociale.

mercoledì 20 giugno 2012

Cronaca di una passeggiata con gemelli

Cronaca di una passeggiata con gemelli, un sabato mattina senza papà.

Lava-cambia-vesti il I e depositalo sul divano in modo che non cada, lava-cambia-vesti il II e depositalo sul divano dove prima avevi già preparato: borsa, doppio giubbotto e passeggino versione singola+parte amovibile separata. Giubbotto e cappellino al I: urla. Giubbotto e cappellino al II: urla. Posiziona il I nel suo passeggino e "cerca" di sistemarlo e agganciarlo mentre si dimena, urlante. Ripeti. Pensi se ti sei dimenticata qualcosa... non c'è tempo, non riesci a pensare, le urla sono assordanti. Prendi le chiavi, il portafogli e il telefono: può bastare.
Davanti all'ascensore spingi il passeggino e ti carichi l'altro seduto nella seduta amovibile. Arrivi a T, scendi dalle scalette il passeggino e metti il freno, torni su a riprendere l'altro. "Allunghi" il passeggino e (già sudata) agganci la seconda seduta. Cominci a spingere e finalmente si placano. Giri l'angolo: primo ostacolo: la classica macchina sulle strisce.. con il TIR non si passa. Le parolacce che hai trattenuto per decenza iniziano a filtrare dalle labbra. Fai quasi il giro dell'isolato e trovi un varco: sei libera. Marciapiede: paletti e vasi ti costringono a fare il periplo e camminare in mezzo alla strada. Di nuovo, macchine in doppia fila, non si passa. Telefoni alla polizia municipale: ti prendi la soddisfazione di far prelevare ben 10 macchine in zona rimozione. In Via Libertà il marciapiede è intasato dai genitori in attesa dei figli che escono dal Don Bosco e tu hai sempre il TIR (il più piccolo in commercio, ma sempre il TIR). Passi fra due macchine, ups, ne righi sonoramente una. Pazienza, provi quasi soddisfazione - l'avessi fatto apposta non sarebbe venuta così bene. Ti fermano tutti quelli che incontri, manco li conoscessi, con commmenti tipo: Mammamia come fa? Sorridi e vai oltre. Un panierino di c* suoi no eh? Le energie vengono meno, pensi che avete già preso un pò d'aria, pensi che tornando devi ripetere tutto da capo e appena arrivati a casa devi preparare due pappe e combattere con due nani urlanti che ancora non si sono abituati al cibo solido (come biasimarli, brodo vegetale con farina di mais e tapioca: il tutto senza sale - che schifo!). Pensi sia ora di tornare indietro, c'è da sopravvivere a tutto il resto della giornata, ancora.

Era un mio vecchio post su facciadilibro. Neanche troppo vecchio. Leggendolo l'ho trovato divertente, quindi ho voluto riportarlo qui. Ma ho anche pensato: cavolo come sono cambiate le cose in così poco tempo! Adesso è tutto molto più facile! Il mio inguaribile ottimismo mi suggerisce che sarà tutto in discesa. Che sta iniziando la parte divertente!

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