Diario semi-serio di una mamma catapultata su Gemellandia. Tra lavoro, nani e (tentativi di) vita sociale.

martedì 5 agosto 2014

Estate

Ed è arrivata un'altra Estate, un'Estate di quelle un po' strane, fredde, instabili. E come ogni Estate, da 3 anni a questa parte, noi abbiamo fatto i bagagli e ci siamo trasferiti nella casa al mare, già i primi di Luglio. Io e il Papi facciamo la spola ogni giorno. Un'ora ad andare e una a tornare, se tutto va bene, e finora niente è andato bene. Per lavorare ma non rinunciare al piacere di rivedere i loro occhi un momento prima che si chiudono la notte. Al piacere di ricevere un abbraccio prima di addormentarsi. Alla curiosità di osservare i progressi della giornata - perché basta un giorno di assenza per scoprire che ci si è persi un importante passaggio della loro crescita.


La casa è quella di sempre. Stessa vista sul mare. Stesse voci dei vicini e persino stesso abbaiare degli stessi cani.
La casa è anche un po' più vuota, però, dato che quest'anno la vita si è portata via il gatto e nonna-nonna. Lei ora abita su una stella, da quel che ne sanno loro. La sua stanza è vuota ed è sempre un po' buia e ogni volta che passiamo sotto la sua persiana chiusa intercetto gli sguardi dei nani e non riesco a capire cosa pensano. Mi commuovo anche un po'.
Ci sono sempre la nonna bionda, che abita a pochi metri di distanza da noi, e la nonna bruna che, con il suo compagno, dorme sotto il nostro stesso tetto.
Poi c'è lo zio moderno, ma neanche la fidanzata dell'anno scorso c'è più, ché adesso sta a Parigi e guarda lo stesso nostro cielo con il suo naso all'insù. E si è portata via anche il cane che ci teneva compagnia. Adesso c'è un'altra fidanzata, anche lei bionda, che gioca con loro. Lo zio no, non cambia, lui. Ieri ha portato a casa una signora sulla cinquantina, un'artista con il piercing al naso e i capelli a spazzola, con i suoi due figli adolescenti. Si erano persi per strada, con il loro camper in affitto, e lui li ha portati al campeggio gestito da un suo amico. Poi li ha invitati a casa per la merenda. E la sera dopo erano con noi anche a cena. Gente raccolta per strada, dice la nonna bruna, come da sempre, come quando era piccolo. Dice che un anno un camper è rimasto parcheggiato lungo il viale d'ingresso per 3 settimane. Ecco, magari quello sarebbe troppo, per me. Invece queste incursioni sono simpatiche. E i gemelli hanno un pubblico diverso per cui esibirsi ogni sera, loro che amano dare spettacolo.

Corrono da mattina a sera, forse ignari ma felici, rischiano la pelle a ogni gradino, impavidi con le loro moto si lanciano giù per le discese contornate da muretti in pietra viva e percorrono pericolosamente il perimetro della piscina. Ogni mattina si presentano puntuali (più o meno) alla stessa nostra amata caletta e salutano le stesse facce. Iniziano a fare amicizia. Si lanciano coraggiosamente fra le onde, non temendo il mare neanche un po'. Dormono lunghe ore tutti i pomeriggi e poi ricominciano. Corrono. Rischiano la pelle con le loro moto. Percorrono il perimetro della piscina. Vanno a mare. Salutano e fanno amicizia. Si tuffano fra le onde. E dormono a lungo. E poi ancora e ancora. Ma non si annoiano mai.

E' cambiato tanto dall'anno scorso, eppure sembra che sia tutto uguale. La vita scorre comunque. Il mare fa sempre il mare, la luna sorride sempre dallo stesso cielo e le stelle. Le stelle stanno a guardare.

1 commento:

  1. belle vacanze per i bimbi e tutta la famiglia "allargata" in attesa che anche i genitori vadano in vacanza....

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